Libri di Autore a Palermo

Leggere: la chiave per la cultura e la libertà

Chi Siamo

La 40due edizioni unisce il potere dell’immagine e della parola, che si sposano in un progetto che fa sue eleganza, modernità e qualità.


Le collane (Trame di Architettura e Tecnica, Movies in Sicily, Risguardi, La Lucertola e Design in Motion),ognuna con la loro specificità,

affrontano e interrogano l’immagine e la sua funzione nell’arte ,nel cinema e nell’architettura in un rapporto privilegiato con la Sicilia.


La 40due si avvale del prezioso contributo di studiosi e professori universitari.

Il palazzo Merendino Costantino a Palermo.

Architettura e Tecnica in un cantiere del XVIII secolo

di Tiziana Campisi

Pagine: 216 - BN

Dimensioni: 23,5x22

brossura

ISBN: 978-88-98115-66-2

Euro: 28,00

Disponibilità: Immediata

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    Il palazzo Merendino Costantino occupa, all’interno del centro storico di Palermo, una posizione strategica nel Mandamento Castellammare, vista la sua immediata prossimità alla piazza Vigliena, detta anche Quattro Canti o Teatro del Sole.

    Sorto sulla preesistenza di un primigenio nucleo palaziale, a partire dal XVIII secolo e per iniziativa della famiglia Merendino fu ingrandito e migliorato nei suoi caratteri distributivo-funzionali e costruttivi, sotto la direzione dell’architetto Andrea Gigante, per assumere quei caratteri architettonici identitari più vicini all’assetto consolidato di fabbrica palaziale tipica del secolo, che riflette la mirabile collaborazione fra la perizia tecnica di grandi architetti-ingegneri del tempo e una vasta categoria di maestranze specializzate, che ben padroneggiavano la regola dell’arte.

    Architettura e Tecnica superarono così sfide costruttive, terremoti, l’arditezza della ricostruzione e anche il tema dell’aggiornamento tecnologico strutturale che consentiva una revisione del sapere. Questo processo nella storia costruttiva del palazzo raggiunse il suo apice con il contributo progettuale e la direzione dei lavori dell’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, tecnico dei successivi proprietari quali la famiglia Costantino; tale passaggio di testimone risultò decisivo a consolidare certezze pregresse, ma anche a lanciare le fasi costruttive verso nuovi sistemi importati da altri Paesi ritenuti per allora “sperimentali e innovativi”, oltre a implementare il già ricco apparato decorativo e finiture di pregio; ci si riferisce all’ambito spagnolo e francese, a titolo d’esempio. Ne derivò un caleidoscopio di occasioni progettuali di estremo interesse che questo volume dettagliatamente descrive, potendosi avvalere di una dettagliata ricerca documentaria che, con vivezza di immagini e termini, restituisce interi capitoli di tecnologia dell’architettura, storia costruttiva e urbana, approcci progettuali, stili e culture della felicissima città di Palermo nei secoli XVIII e XIX, ancora oltre ai tecnici e artistici coinvolti - nomi dei protagonisti del cantiere, vale a dire muratori, falegnami, calcinai, fabbri ferrai, maestri d’acqua, pavimentatori e fabbricanti di laterizi.

    Il volume descrive la storia proprietaria sino al XX secolo, con il passaggio del palazzo e delle sue pertinenze alla famiglia Ferrara Ferranti, tracciando - dagli inizi alla fine - un racconto minuzioso lungo almeno tre secoli.

Palermo Dominante. Il soggiorno dei Borbone alla

Favorita e a Boccadifalco (1798-1820)

di Francesco Lo Piccolo

Pagine: 368 - Colore

Dimensioni: 22x24

brossura

ISBN: 978-88-98115-84-6

Euro: 50,00

Disponibilità: Immediata

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    Ferdinando di Borbone fugge a Palermo con la sua corte nel 1798 protetto dagli Inglesi. Ha perduto Napoli, le sue ricchezze, un figlio nella traversata. Eppure non si perde d'animo e appena arrivato si dedica alle sue passioni preferite: la fondazione di riserve dove poter esercitare la caccia, gli allevamenti e la pesca. Maria Carolina invece non si rassegna: afflitta e furibonda, cercherà in tutti i modi di riconquistare il regno perduto.

    I quindici anni complessivi di soggiorno forzato della corte in Sicilia porteranno grandi benefici a Palermo che diventerà nuovamente la capitale del regno. Nella "Palermodominante" Ferdinando e suo figlio, il principe ereditario Francesco, vollero riserve separate, una ai Colli e l’altra a Bocca di Falco perché l’uno prediligeva la caccia e l’altro la sperimentazione agricola. Qui introdussero attrezzi e tecniche agricole già in gran parte sperimentate a Napoli, nuove per l’Isola, una produzione casearia che la Sicilia non conosceva, nuove razze per la caccia e l’allevamento, piante esotiche e rare oggetto di studio e altre alla base di una futura produzione su scala.

    L’idillio tramontò quando gli Inglesi vollero dare una Costituzione all’Isola. La Costituzione verrà promulgata ma tre anni dopo Ferdinando, tornato a Napoli, l’abolirà. Il sovrano lasciò in Sicilia suo figlio come luogotenente. I moti rivoluzionari del 1820 chiuderanno definitivamente un’epoca. Palermo era stata ancora una volta, forse l’ultima, al centro dell’attenzione europea.

    Questo libro racconta, con dovizia di particolari, frutto di ricerche d’archivio, la storia di queste riserve quando ci vivevano i Borbone. Oltre l’aspetto architettonico-artistico della Palazzina Cinese che è già stato indagato, la novità di questo volume consiste nell’indagine venatoria e botanica, nella storia delle tenute aggregate, nella ricostruzione della vita quotidiana che si conduceva alla Favorita e a Bocca di Falco.

Il Ladro di stelle cadenti

di Patrizia Vicari

Pagine: 312 - Romanzo

Dimensioni: 14x21

brossura

ISBN: 978-88-98115-97-6

Euro: 18,00

Disponibilità: Immediata

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    Io sono l’uomo che cattura le stelle cadenti.

    Sono quello che ascolta i desideri nel buio e li esamina, che approva o nega. Sono quello che modera le fantasie incaute e dà forma, ma soprattutto misura, alle illusioni.

    Non mi riconoscerai tra la gente. Sembro uno qualunque, educato, ben vestito. Ordinario.

    Ho tempo: lavoro di notte e mai con la luna piena. È uno strano incarico e non l’ho scelto io.

    Non mi lamento, ma se avessi saputo quanto esprimere un desiderio possa diventare rischioso, specie nel caso si avveri, di sicuro sarei stato più cauto quella notte dell’8 agosto dei miei otto anni.

    Io faccio il Correttore: il Correttore di desideri.

    E il mio lavoro no, non è esattamente un lavoro ordinario.”


    "Il Ladro di Stelle Cadenti" è un romanzo ambientato in un luogo che non esiste, eppure è un po’ ovunque. È una storia in cui ad ogni apparente magia, ad ogni evento inusuale, si può dare anche una spiegazione diversa; ogni piccolo miracolo può essere letto come una coincidenza, frutto di un caso singolare sì, fortunato, forse, ma non necessariamente magico. Perché, in fondo, che una notte, un amore, un sogno, possano essere magici o solo un po' speciali, dipende dal punto di vista dell'osservatore, dalla sua lettura della vita, da quello che crede o vuole credere. Milo Favara non è un mago. È un uomo a cui è stato attribuito un superpotere imperfetto e difficile da gestire: un dovere più che un potere, che deve nascondere e che lo obbliga a vivere una vita modesta e a tenere un profilo basso, l'immagine di una persona qualunque. Ma Milo è straordinario, come lo siamo tutti. La sua crescita sarà fatta di piccole scoperte successive, che gli sveleranno le persone, le possibilità, le ragioni. Solo allora sarà pronto a essere sé stesso, a svolgere il compito altissimo che gli è stato assegnato, a vivere e, finalmente, ad amare.

L'Importanza della Lettura: Una Fonte di Cultura e Libertà

La lettura è una delle attività più arricchenti e potenti a nostra disposizione. Attraverso i libri, non solo acquisiamo conoscenze e approfondiamo la nostra cultura, ma ampliamo anche i nostri orizzonti mentali. Leggere ci permette di esplorare mondi nuovi, comprendere diverse prospettive e sviluppare il pensiero critico. È una fonte inesauribile di libertà intellettuale, poiché ci offre l'opportunità di riflettere, immaginare e sognare senza limiti. Inoltre, la lettura migliora la nostra capacità di comunicare e comprendere gli altri, promuovendo l'empatia e la connessione umana. In un mondo sempre più digitale e frenetico, dedicare del tempo alla lettura rappresenta un rifugio prezioso e un modo per coltivare la mente e lo spirito.

Rassegna Stampa


Recensioni del volume “L’Arte del Silenzio” di Sebastiano Gesù (2018):

GATTOPARDO, Il mensile della Sicilia che cresce - Numero 24, Giugno 2018, pp. 124-128

LA REPUBBLICA - Giovedì 3 Maggio 2018


Recensioni del volume “Repertorio iconografico dei luoghi e degli eventi di Palermo...” di Cesare Barbera Azzarello e Francesca Ferrara (2017):

LA REPUBBLICA - Giovedì 17 Maggio 2018

GIORNALE DI SICILIA - 22 Febbraio 2018


Recensioni del volume “Parchi Infrastrutture Città” di Giuseppe Marsala (2017):

LA REPUBBLICA - Sabato 10 Giugno 2017

LA REPUBBLICA - Venerdì 23 Giugno 2017


Recensioni del volume “Pier Paolo Pasolini e l’Etna” di Sebastiano Gesù (2016):

LA REPUBBLICA - Giovedì 12 Gennaio 2017

IL MANIFESTO - Sabato 14 Gennaio 2017

CENTRO STUDI PASOLINI CASARZA DELLA DELIZIA - 14 Ottobre 2016


Recensione del volume “Terme e Bagni di Sicilia” di Tiziana Campisi (2015):

LA REPUBBLICA - Venerdì 8 Gennaio 2016


Recensione del volume “Oltre lo sguardo la memoria” di Sebastiano Gesù (2015):

LA REPUBBLICA - Giovedì 25 Febbraio 2016

TODO MODO, Rivista internazionale di Studi Sciasciani - Anno VI, 2016


Recensione del volume “La Grande Guerra. I Grandi uomini” di Giuseppe Castrovinci (2014):

LA REPUBBLICA - Mercoledì 29 Ottobre 2014


Recensione del volume “Palazzo Termine Pietratagliata tra tardo gotico e neostili” di Massimiliano Marafon Pecoraro, Pierfrancesco Palazzotto, Maurizio Vesco (2013):

GIORNALE DI SICILIA - Venerdì 8 Novembre 2013


Recensioni del volume “Lo Studio Basile” di Massimiliano Marafon Pecoraro ed Eleonora Marrone (2013):

LA REPUBBLICA - Giovedì 31 Gennaio 2013

GIORNALE DI SICILIA - Giovedì 31 Gennaio 2013

GIORNALE DI SICILIA - Martedì 10 Dicembre 2013


Recensioni del volume “Ernesto Basile e il ritratto” di Massimiliano Marafon Pecoraro (2012):

LA REPUBBLICA - Venerdì 28 settembre 2012

GIORNALE DI SICILIA - Lunedì 1 Ottobre 2012

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