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Collana fondata nel 2017 e diretta da
Andrea Sciascia
(Ogni volume della collana è sottoposto ad un processo di peer review anonimo)
Comitato Scientifico
Roberta Amirante, Francisco Barata, Alberto Ferlenga, Karin Helms, José Eulalio Laborda Yneva, Paolo Mellano, Joao Nunes, Alexander Pellnitz
Titolo: Parchi Infrastrutture Città.
Ricerche e progetti per Palermo
#1 Palermo Circonvallazione
di Giuseppe Marsala
Collana: Risguardi
Pagine: 384 - Colore
Dimensioni: 23,5x22,5
brossura
ISBN: 978-88-98115-18-1
ISSN: 2532-4411
Euro: 29,00
Disponibilità: Immediata
Le reti infrastrutturali hanno modificato le città europee negli ultimi vent’anni, dando vita a nuovi paesaggi e a nuove dinamiche di trasformazione dei territori urbani contemporanei. Dalla realizzazione dei grandi corridoi, alle trasformazioni dei nodi, interni ed esterni alle città, il continente europeo ha visto accrescere i suoi flussi di mobilità e le sue relazioni tra città-regione, città-nodo e città-interscambio. Il tutto in coincidenza con l’esplodere dei flussi che dal sud del mondo spingono quotidianamente migliaia di uomini a raggiungere l’Europa dentro un esodo dalle proporzioni e dagli esiti ancora tutti da scrivere e da interpretare.
Il nostro paese sconta ritardi, in particolare al sud, sia in termini di politiche di gestione di queste trasformazioni che in termini di cultura specifica e di dimensione progettuale. Dalle opere incompiute a quelle realizzate la sensazione è che le infrastrutture, sebbene originate dalla volontà di connettere territori, lascino sul campo cesure fisiche, prima ancora che sociali, e lacerazioni dei tessuti ricchi ed articolati che esse attraversano, accentuando ancora di più gli effetti di programmi di trasformazione spesso disorganici e di gestioni non sempre trasparenti dei processi attuativi.
Questo libro riflette su questi fenomeni attraverso un campo di osservazione specifico che è l’architettura della Circonvallazione di Palermo, una strada che necessita di una postproduzione di senso a partire dal ruolo che essa ha assunto nel tempo dentro la città, decisamente diverso rispetto agli obiettivi originari della sua costruzione.
Postprodurre la circonvallazione entro una prospettiva di osmosi con i territori che essa attraversa è l’obiettivo di questo lavoro che si fonda su un lungo e partecipato percorso di ricerca sviluppatosi all’interno del PIC_Lab, un laboratorio di ricerche e progetti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo.
Titolo: Akko e la sostenibilità morfologica della città antica
di Francesco Taormina
Titolo: Palermo Forme del suolo, Architettura della città
di Giuseppe Ferrarella
Collana: Risguardi
Pagine: 192 - Colore
Dimensioni: 23,5x22,5
brossura
ISBN: 978-88-98115-61-7
ISSN: 2532-4411
Euro: 29,00
Disponibilità: Immediata
Ferdinando di Borbone fuggì a Palermo con la sua corte nel 1798 protetto dagli Inglesi. Ha perduto Napoli, le sue ricchezze, un figlio nella traversata. Eppure non si perde d’animo e appena arrivato si dedica alle sue passioni preferite: la fondazione di riserve dove poter esercitare la caccia, gli allevamenti e la pesca. Maria Carolina invece non si rassegna: afflitta ma furente cercherà in tutti i modi di riconquistare il regno perduto.
I quindici anni complessivi di soggiorno forzato della corte in Sicilia porteranno grandi benefici a Palermo che diventerà nuovamente la capitale del regno. Nella “Palermo dominante” Ferdinando e suo figlio, il principe ereditario Francesco, vollero riserve separate, una ai Colli e l’altra a Boccadifalco perché l’uno prediligeva la caccia e l’altro la sperimentazione agricola. Qui introdussero attrezzi e tecniche agricole già in gran parte sperimentate a Napoli ma nuove per l’Isola, una produzione casearia che la Sicilia non conosceva, nuove razze per la caccia e l’allevamento, piante esotiche e rare oggetto di studio e altre alla base di una futura produzione su scala.
L’idillio tramonterà quando gli Inglesi vorranno dare una Costituzione all’Isola. La Costituzione verrà promulgata ma tre anni dopo Ferdinando, tornato a Napoli, l’abolirà. Il sovrano lasciò in Sicilia suo figlio come luogotenente. I moti rivoluzionari del 1820 chiuderanno definitivamente un’epoca. Palermo era stata ancora una volta, forse l’ultima, al centro dell’attenzione europea.
Questo libro racconta, con dovizia di particolari, frutto di ricerche d’archivio, la storia di queste riserve quando ci vivevano i Borbone. Oltre l’aspetto architettonico-artistico della Palazzina Cinese che è già stato indagato, la novità di questo volume consiste nell’indagine venatoria e botanica, nella storia delle tenute aggregate, nella ricostruzione della vita quotidiana che si conduceva alla Favorita e a Boccadifalco.